Trachemys Scripta

Sono diciotto le sottospecie di questa tartaruga; le due piu’ diffuse in assoluto sono comunque la Scripta elegans (tartaruga dalle orecchie rosse) e Scripta scripta  (tartaruga dalle orecchie gialle). Sfortunatamente la loro fama é legata sopratutto al fatto che molti di questi esemplari sono stati liberati nell’ambiente italiano, sottraendo spazi vitali alle nostre specie autoctone, con grave danno per l’erpetofauna. La loro origine é americana, con diffusione molto ampia che varia dalle regioni nord-occidentali  dell’America del SUD fino agli Stati Uniti, anche se prevale negli Stati piu’ meridionali come Texas, Nuovo Messico, Mississipi, Louisiana, Florida e cosi’ via.

 

Trachemys Scripta

Clima e ambiente sono piuttosto simili a quelli dell’Europa meridionale. Ama le acque a corrente lenta: stagni, laghi, paludi, fiumi poco profondi con fondali fangosi. Peraltro, la facilità di ibridazione tra sottospecie, in particolare fra le 2 piu’ diffuse, ne rende spesso difficile la classificazione precisa. Le dimensioni variano molto a seconda della sottospecie : si passa infatti dai 13 cm del maschio Elegans ai 60 cm di Grayi, sottospecie centroamericana.

La livrea é generalmente bella e particolare nei piccoli, anche se tende a scurisi con l’età; gli scuti paiono disegnati ; la pelle é striata e vivacemente colorata – in particolare nella sottospecie Elegans che ha due belle macchie rosse sulla testa; il piastrone é chiaro con macchie su ogni scuto che paiono motivi ornamentali. In questa specie é abbastanza evidente il diformismo sessuale: i maschi  sono molto piu’ piccoli e hanno la coda piu’ lunga e larga alla base, apertura cloacale spostata verso la punta della coda, piastrone concavo e unghie lunghe negli arti  anteriori per il rito del corteggiamento in cui «accarezzano» la femmina. Dopo il corteggiamento e l’accoppiamento, la femmina depone da 5 a 20 uova, due o tre volte l’anno. Le uova si schiudono dopo due o quattro mesi.

Si tratta di una tartaruga prettamente aquatica, che emerge soltanto per riscaldarsi nelle ore piu’ fredde, appogiandosi alla vegetazione o ai sassi. Si adatta perfettamente alle nostre temp. – fatta eccezione per i climi climi piu’ rigidi di alta montagna- e pertanto possono essere sistemate all’aperto. Hanno bisogno di un laghetto  piuttosto ampio, profondo almeno un metro con fondo fangoso. E’ possibile anche ospitarle in casa, in acquaterrari (e non nelle mini vaschette) di almeno un metro per 50 cm, con acqua tra i 23°C e i 27°C e temp. esterne che in alcuni punti devono raggiungere i 30°C. In natura va in letargo, dunque é bene farle rispettare tale abitudine anche se si alleva in casa.

L’alimentazione é quella indicata per le tartarughe onnivore: in natura sono prevalentemente carnivore da giovani, vegetariane da adulte. Un’alimentazione varia assicura il giusto apporto energetico vitaminico: dunque bene pesci d’acqua dolce, insetti, tarassaco e cicoria, radicchio, chiocciole e girini. Il pellet delle tartarughe non deve mai superare il 30% dell’alimentazione.

La Trachemys scripta é in libera vendita tranne la sottospecie Elegans, che invece é iscritta nelle liste della CITES all’allegato B. Dunque deve essere registrato ogni cambiamento: nascita, morte, vendita o cessione. Dal gennaio del 1998 ne é stata vietata anche l’importazione in Europa, visto che la sua diffusione per via di abbandoni frequenti ha causato un forte squilibrio di fauna e flora.

Gino

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