Testudo kleinmanni

La tartaruga egiziana

 (Lortet, 1883)


Classificazione
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Testudines
Sottordine: Cryptodira
Superfamiglia: Testudinoidea
Famiglia: Testudinidae
Genere: Testudo
Specie: Testudo kleinmanni

E’un rettile appartenente all’ordine delle testuggini.

Areale e Distribuzione

L’areale della Testudo kleinmanni si estende per una fascia profonda 120 km lungo la costa mediterranea della Libia e dell’Egitto. Presente fino a 30 anni fa in biotipi quasi esclusivamente sabbiosi e rocciosi dell’Egitto e della Libia con un areale esteso su 123.610 km², attualmente è presente su un’estensione di soli 16.600 km² con una riduzione stimata degli esemplari dell’85%, da 55.600 agli attuali 7.470 di cui 5.000 adulti. In questa zona si hanno scarse precipitazioni piovose ma un elevato tasso di umidità notturna apportata dal mare la quale si condensa con le fredde temperature notturne. In media le temperature massime diurne primaverili si aggirano intorno ai 24°C mentre in estate possono superare anche i 35°C. In inverno invece non solitamente non scendono al di sotto dei 15° di giorno e 10° di notte.  Nel mese di luglio, in un ciclo di rilevamenti sulla variazione di umidità in un luogo dove erano stata censita questa specie, è stata rilevata una U.R. del 95% alle ore 24:00, del 78% alle 4:00, del 63% alle 8:00, e del 38% alle 14:00.

Morfologia

La taglia media massima, inferiore ai 9 cm nei maschi e 13 cm nelle femmine, le fa detenere il primato di più piccola tra tutte le Testudo pur essendo filogeneticamente prossima alla più grande, la Testudo marginata. Il carapace piuttosto rotondeggiante è di colorazione ocra dorato con gli scuti contornati da una bordatura scura, tale colorazione aiuterebbe a riflettere anziché assorbire le radiazioni solari in quanto la sua piccola dimensione faciliterebbe il surriscaldamento della temperatura corporea. Il piastrone, piatto sia nei maschi che nelle femmine, è caratterizzato da una o due coppie di triangoli scuri che le fa ancor più associare ai disegni di Testudo marginata. Le scaglie femorali e addominali del piastrone sono incernierate tra loro. Il colore della pelle è chiaro. Tartaruga decisamente poco longeva, la sua aspettativa di vita in natura va dai 25 ai 30 anni, poco più lunga in cattività.

Attività

Le tartarughe egiziane sono animali ectotermi e per sfuggire al caldo torrido diurno e alle basse temperature notturne del deserto si rifugiano in cavità o in tane scavate da altri animali. In queste tane il tasso di umidità è molto elevato e la temperatura costante. Il risveglio avviene al mattino presto. All’uscita dalle tane, dopo essersi dissetate con la rugiada, si espongono brevemente al sole mattutino per innalzare la temperatura corporea e attivare le funzioni metaboliche. L’esposizione al sole permette di assumere i raggi UVB atti alla sintesi della vitamina D. Dopo una rapida ricerca di cibo, nelle ore più calde della giornata rimangono inattive, seminterrate all’ombra di cespugli. Con la discesa delle temperature si ha la ripresa dell’attività.

Estivazione

L’estivazione ha la stessa valenza metabolica del letargo per le Testudo delle zone temperate ed è una strategia di sopravvivenza adottata per superare periodi di grande caldo e arsura estiva, avviene occupando tane di piccoli mammiferi dove si ha una temperatura costante e tasso di umidità relativa abbastanza elevato. La fine dell’estivazione avviene con il calare delle temperature estive.

Alimentazione

Specie prettamente vegetariana, si ciba prevalentemente di foglie, fiori e piante grasse; solo raramente mangiano artropodi e non disdegnano piccole carogne o escrementi. L’integrazione idrica avviene prevalentemente attraverso l’assunzione di piccole gocce di rugiada mattutina.

Accoppiamento e Riproduzione

Come per le altre Testudo, il corteggiamento da parte del maschio inizia con un rituale che prevede inseguimenti, morsi e colpi di carapace alla femmina. Il maschio monta sul dorso della femmina per la copula che avviene con l’estroflessione del pene contenuto nella grossa coda e in questa occasione emette l’unico verso udibile. La femmina può arrivare fino a 4 anni di anfigonia ritardata, conservando lo sperma in un apposito organo, la spermateca, all’interno dell’ovidutto. Dalla fine di novembre ai primi di maggio le femmine depongono le uova in buche scavate nel terreno con le zampe posteriori. In relazione all’età e alla taglia dell’esemplare si possono avere anche sei deposizioni con più di 13 uova prodotte. Il tempo di incubazione, 2 o 3 mesi circa, e il sesso sono in relazione con la temperatura. Con temperatura di incubazione inferiore ai 32 °C si avrà una preponderanza di esemplari maschi, con temperatura superiore ai 32,5 °C in maggioranza femmine.

Progetti di riproduzione e reintroduzione

Presso il Rettilario del Bioparco di Roma, in collaborazione con l’EEP, si sta attuando un progetto di riproduzione e reintroduzione della specie in Libia. Il 21 maggio 2007 l’impegno dei curatori del progetto ha riportato un indiscutibile successo con la nascita in cattività di 10 esemplari di questa testuggine dalla complessa ecoetologia.

Legislazione

Testudo kleinmanni è Inserita nella Red list dalla IUCN, come tutti i rettili del genere Testudo, è inclusa nella Convenzione di Washington, C.I.T.E.S. appendice II dal 01/07/75 e in allegato A (reg (CE) 1332/2005) della Comunità Europea, per cui è assolutamente vietato il prelievo in natura e regolamentato l’allevamento e il commercio degli esemplari in cattività. In Italia i compiti di sorveglianza e di gestione delle norme applicative delle convenzioni internazionali per la tutela delle specie animali sono di competenza dell’Arma dei Carabinieri.

Curiosità

Secondo un’antica credenza delle popolazioni beduine, il carapace delle testuggini legato sull’ingresso delle loro tende ha il potere di respingere i Jinn maligni. Il guscio vuoto, per avere la sua valenza di amuleto, deve essere rinvenuto casualmente tra le sabbie del deserto e non provenire da un esemplare ucciso intenzionalmente.

 

 

 

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Autore: Marco Marsili

 

 

 

 

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