CITES

La sigla CITES deriva dalle iniziali di Convetion on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora (Convenzione sul commercio internazionale della specie in pericolo di fauna e flora selvatiche). Il trattato e’ stato firmato nel 1975 e conta attualmente 152 Stati aderenti. La sua costituzione e’ stata resa necessaria a causa del commercio internazionale di specie sevatiche, che causa dell’enorme giro d’affari che muove, ha causato il declino o il rischio di estinzione per molte specie animali e vegetali.

Lo scopo di questo trattato è quello di proteggere la natura contro lo sfuttamento eccessivo, controllando e regolando il commercio delle specie viventi, e di proibire il commercio di quelle maggiormente in pericolo di estinzione.

A questo scopo sono state stilate tre liste, dette appendici, in cui sono state inserite le varie specie.

Appendice 1:

Comprende le specie minacciate di estinzione; il loro commercio e’ regolato da una legislazione molto restrittiva e puo’ avvenire solo in circostanze eccezionali. Il commercio di tali specie richiede un permesso di esportazione e uno di importazione. Ad esempio,per quanto riguarda le tartarughe, sono in appendice 1 le Testudo Kleinmannie Geochelone Nigra.

Appendice 2:

Comprende specie che, sebbene non siano attualmente in pericolo, lo potrebbero diventare se il loro commercio non fosse soggetto a rigida regolamentazione. E’ richiesto un permesso di esportazione. Sono in appendice 2 le tartarughe meditterane Testudo Graeca, T. Hermanni e T. Marginata.

Appendice3:

Comprende le specie in cui il commercio ogni stato aderente al documento cites, ritiene di regolamentare entro la sua giuristizione per evitarne o limitarne un eccessivo sfruttamento, e che richiede una cooperazione da parte degli altri stati membri per effettuarne il controllo. E’ richiesto un certificato di origine e un permesso di esportazione. Ad esempio, la tartaruga dal guscio molle Trionyx Triunguis nel Ghana e’ in appendice 3.

Ricordiamo comunque di far sempre riferimento , in caso di dubbi, al personale CITES del Corpo Forestale dello Stato presso le diverse strutture (vedi elenco uffici CITES), visto il continuo aggiornamento normativo dettato dalle esigenze di tutela.

Di seguito trovate la lista del documento cites riguardante le tartarughe.

Specie Allegato A Allegato B Allegato C
 Dermatemydidae:    Dermatemys mawii (II)  
 Platysternidae:    Platysternon megacephalum (II)  
 Emydidae:  Batagur baska (I)
 Clemmys muhlenbergii (I)
 Geoclemys hamiltonii (I)
 Kachuga tecta (I)
 Melanochelys tricarinata (I)
 Morenia ocellata (I)
 Terrapene coahuila (I)
 Annamemys annamensis (II)
 Callagur borneoensis (II)
 Chrysemys picta
 Clemmys insculpta (II)
 Cuora spp. (II)
 Heosemys depressa (II)
 Heosemys grandis (II)
 Heosemys leytensis (II)
 Heosemys spinosa (II)
 Hieremys annandalii (II)
 Kachuga spp. (II)(Ad eccezione delle specie incluse nell’allegato A)
 Leucocephalon yuwonoi (II)
 Malayemys subtrijuga (II)
 Mauremys mutica (II)
 Notochelys platynota (II)
 Orlitia borneensis (II)
 Pyxidea mouhotii (II)
 Siebenrockiella crassicollis (II)
 Terrapene spp. (II) (Ad eccezione delle specie incluse nell’allegato A)
 Trachemys scripta elegans
 Chinemys megalocephala (III)
 Chinemys nigricans (III)
 Chinemys reevesii (III)
 Geoemyda spengleri (III)
 Mauremys iversoni (III)
 Ocadia glyphistoma (III)
 Ocadia philippeni (III)
 Ocadia sinensis (III)
 Sacalia bealei (III)
 Sacalia pseudocellata (III)
 Sacalia quadriocellata (III)
 Testudinidae:  Geochelone nigra (I)
 Geochelone radiata (I)
 Geochelone yniphora (I)
 Gopherus flavomarginatus (I)
 Malacochersus tornieri (II)
 Psammobates geometricus (I)
 Pyxis arachnoides (I)
 Pyxis planicauda (I)
 Testudo graeca (II)
 Testudo hermanni (II)
 Testudo kleinmanni (I)
 Testudo marginata (II)
Testudinidae spp. (II) (Ad eccezione delle specie incluse nell’allegato A; è stata fissata una quota annua all’esportazione pari a zero per gli esemplari di Geochelone sulcata prelevati dall’ambiente selvatico per fini
prevalentemente commerciali.)
 
 Cheloniidae:  Testudo werneri (I)
 Cheloniidae spp. (I)
   
 Dermochelyidae:  Dermochelys coriacea (I)    
 Trionychidae:  Apalone ater (I)
 Aspideretes gangeticus (I)
 Aspideretes hurum (I)
 Aspideretes nigricans (I)
 Amyda cartilaginea (II)
 Chitra spp. (II)
 Lissemys punctata (II)
 Pelochelys spp. (II)
 Palea steindachneri (III)
 Pelodiscus axenaria (III)
 Pelodiscus maackii (III)
 Pelodiscus parviformis (III)
 Pelodiscus sinensis (III)
 Rafetus swinhoei (III)
 Trionyx triunguis (III)
 Pelomedusidae:  

 Erymnochelys madagascariensis (II)
 Peltocephalus dumeriliana (II)
 Podocnemis spp. (II)

 Pelomedusa subrufa (III)
  Pelusios adansonii (III)
  Pelusios castaneus (III)
  Pelusios gabonensis (III)
  Pelusios niger (III)
 Carettochelyidae:    Carettochelys insculpta (II)  
 Chelidae:  Pseudemydura umbrina (I)  Chelodina mccordi (II)

 

Di seguito trovate invece i file .pdf da scaricare:

Documento Cites

Regolamento (CE) 338-1997

Regolamento (CE) 1497-2003

Regolamento (CE) 1882-2003

Regolamento (CE) 834-2004

Regolamento (CE) 1332-2005

tudinidae spp. (II) (Ad eccezione delle specie incluse nell’allegato A; è stata fissata una quota annua all’esportazione pari a zero per gli esemplari di Geochelone sulcata prelevati dall’ambiente selvatico per fini
prevalentemente commerciali.)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *