Le tartarughe di acqua dolce verso un declino catastrofico.
Le 10 specie più a rischio

 

LIVORNO. Secondo il rapporto di Conservation international presentato alla recente World water week di Stoccolma «Le popolazioni di tartarughe d’acqua dolce del mondo sono state decimate da una tempesta perfetta di perdita di habitat, caccia e commercio lucrativo di animali domestici. E’ necessaria un’azione urgente per salvarle».

 

L’associazione ambientalista è convinta che il calo preoccupante di molte delle specie di tartarughe del pianeta sia causato dalla cattiva gestione fatta dall’uomo degli ecosistemi di acqua dolce e che gli impatti negativi sull’ambiente in cui vivono questi rettili riguardano anche le persone e l’altra fauna selvatica.

Peter Paul van Dijk, direttore del Conservation international’s Tortoise e del reshwater Turtle Conservation Program Tortoise Conservation International, spiega che «I problemi principali che questi animali si trovano ad affrontare sono i cambiamenti del loro habitat, in particolare a causa della sbarramento dei fiumi in cui vivono per l’idro-elettrico, ma in testa ci sono la caccia per la carne e un commercio molto lucrativo di tartarughe rare come animali domestici. Più del 40% delle specie di tartarughe di acqua dolce del pianeta sono minacciate di estinzione, il che le rende tra i gruppi di animali più minacciati del pianeta . Il loro declino è un indicatore che gli ecosistemi d’acqua dolce, dai quali dipendono milioni di persone per l’irrigazione, il cibo e l’acqua, vengono danneggiati in un modo che potrebbe avere conseguenze disastrose sia per le persone che per le tartarughe»

Il rapporto individua le 10 specie di tartarughe più minacciate:

 

La tartaruga dello Yangtze (Rafetus swinhoei) della quale rimarrebbero solo quattro esemplari in tutto il mondo. Due animali in cattività da molto tempo in Cina si sono accoppiati ed hanno prodotto delle uova, ma la covata non si è sviluppata . Un animale solitario confinato nel lago Hoan Kiem , nel centro della capitale vietnamita Hanoi è venerato come simbolo di indipendenza del Vietnam. In Vietnam vivrebbe anche l’ultimo esemplare di questa specie in natura, ma è stato rimesso in libertà dopo che nel 2008 era stato catturato da un pescatore che ha costretto gli ambientalisti ad una lunga trattativa.

 

 

La Red-crowned River Turtle (Batagur Kachuga), il cui areale comprendeva tutti i grandi fiumi del nord dell’India , del Bangladesh e del Nepal,è ormai ridotta ad una singola popolazione che vive sul Chambal River, nell’India centrale, a causa della raccolta intensiva delle uova, della cattura degli adulti per mangiarli, delle dighe e dell’inquinamento dei fiumi.

 

La tartaruga di fiume della Birmania (Batagur trivittata) si temeva che fosse estinta già dal 1935, ma è stata riscoperta nel 1993. Una volta era molto abbondante nel bacino dell’Irrawaddy, nel Myanmar, ma ora la sua popolazione sembra ridotta ad una dozzina di individui adulti che sopravvivono nel corso superiore del fiume Chindwin. Anche questi rettili sono stati decimati dalla raccolta delle uova, dalla caccia e dal degrado degli habitat causato da dighe e miniere d’oro. Negli ultimi le loro uova vengono protette e i piccoli sono allevati allo zoo di Mandalay per reintrodurli in natura.

 

 

La tartaruga collo serpente di Roti (Chelodina mccordi), scoperta nella piccola isola indonesiana di Roti nel 1994, è diventata subito uno dei rettili più richiesti dal commercio di animali domestici in America , Europa e Giappone. La specie è stata indiscriminatamente raccolta fino a portarla quasi all’estinzione già prima del 2000. Le riproduzione in cattività per la sua reintroduzione rimane l’unica prospettiva per una reintroduzione in natura a lungo termine.

 

 

Tartaruga gigante del sud-est asiatico o Softshell (Chitra Chitra) è una delle tartarughe più grandi del mondo, pesa fino a una tonnellata, e le sue popolazioni sono ormai ridotta a pochi individui di due piccoli fiumi nella Thailandia occidentale e di Giava, in Indonesia, dove continuano ad essere fortemente minacciata dalla caccia per la loro carne, dalla raccolta delle uova, dall’inquinamento e dalla costruzione di dighe lungo i due corsi d’acqua.

 

 

 

La Tartaruga scatola cinese dello Yunnan (Cuora yunnanensis), era considerata estinta ma nel 2005 ne sono stati ritrovati alcuni esemplari in un’area tenuta segreta, nella provincia cinese dello Yunnan. Questi animali soino ioggetto di un programma di conservazione della specie, ma devono fare i conti con i prezzi del commercio di tartarughe che per una specie rara come questa possono arrivare a più di 10.000 dollari ad esemplare.

 

 

Tartaruga di fiume centroamericana (Dermatemys mawii), è una grande tartaruga vegetariana che vive soprattutto in Messico, Guatemala e Belize. Si tratta dell’ultima specie sopravvissuta di un gruppo le cui tracce risalgono al tempo dei dinosauri e che non ha avuto modifiche evidenti nell’aspetto. La sua carne è molto apprezzata in America Centrale per la Quaresima, la Pasqua e le altre feste religiose, è ormai diventata così rara che i collezionisti pagano i piloti degli aerei per spingersi nelle aree umide protette, catturarle e trasportarle in volo verso gli Usa

 

 

Tartaruga dei pantani o Bog turtle (Glyptemys muhlenbergii) è una piccola tartaruga che vive nella fascia a pedemontana orientale degli Usa, in particolare nelle piccole paludi che si formano in primavera , dove scava gallerie come una talpa a caccia di vermi, lumache e larve. Circa il 98% del suo habitat è stato convertito in terreni agricoli, ormai restano solo piccole popolazioni sparse tra New York e il Tennessee.

 

 

Tartaruga a punta dell’Annam (Mauremys annamensis), una specie che vive solo nelle zone umide e paludose del Vietnam centrale: E’ stata intensamente cacciata per rifornire di carne il mercato cinese e nel 1990 restava solo un pugno di individui allo stato selvatico.Però ci sono molte di queste tartarughe in cattività che si riproducono bene e che potrebbero essere reintrodotte in Vietnam, come si è già cominciato a fare.

 

 

 

Tartaruga scatola di Coah (Terrapene Coahuila), tutte le altre tartarughe scatola, chiamata così perché le due metà del guscio inferiore si possono alzare e chiudere come una scatola, sono perlopiù terrestri e vivono nel semidesertico Messico del nord, le Terrapene Coahuila vivono in permanenza in acqua dolce, nelle marcite e nelle paludi di Cuatro Cienegas, un complesso di oasi nel deserto minacciate dalla siccità derivante dal pompaggio delle acque sotterranee per l’agricoltura e l’uso residenziale, nonché dalla conversione dei terreni agricoli all’interno del bacino di Cuatro Cienegas.

 

 

 

Paul van Dijk scorrendo la lista conclude: «Se non interveniamo subito a proteggere gli habitat che sostengono queste creature e con un’azione più decisa per fermare sia I mercati internazionali e interni di questi animali per farne cibo e animali da compagnia, è molto probabile che li perderemo per sempre».

 

 

 

greenreport.it

www.tartaweb.it

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