Aldabrachelys gigantea
Tartaruga gigante delle Seychelles
 
 
 

Origine TESTUDINES
Genere ALDABRACHELYS
Specie ALDABRACHELYS GIGANTEA
Alimentazione VEGETARIANA
Non ci sono sottospecie
Inclusa in Appendice II CITES
Inserita dal 1982 nella Lista World Hernitage Site
Questa Tartaruga è originaria di ALDABRA, un’atollo che fa parte dell’arcipelago delle Seychelles

Questa specie può raggiungere dimensioni molto importanti, può arrivare a misurare 120 cm di lunghezza e arrivare a pesare anche 150 kg. Ha un carapace di forma convessa (spesso tra esemplari si notano differenze) di color marrone, nero, grigio scuro. Ha un’unica piastra nucale. Il piastrone color nero. Carnagione grigia scura con zampe molto robuste formate da scaglie ha un collo molto lungo che le permette di arrivare a cibarsi di cespugli o arbusti molto alti. Vive in zone aperte e margini di zone boscose, di solito nelle vicinanze di grosse pozze d’acqua dove può immergersi per bere o bagnarsi. Gli esemplari maschi sono più grandi delle femmine e presentano una coda più lunga e tozza alla base. Depongono una sola volta l’anno o una ogni due anni da 4 a 15 uova le quali si schiuderanno dopo 100-200 giorni ad una temperatura di incubazione di 30 gradi circa ed un’umidità del 75%.

ALLEVAMENTO
Visto le grandi dimensioni di questa specie, necessiteremo di molto spazio con un recinto molto alto, interrato di almeno 50 cm, esposto alla luce del sole ma con zone d’ombra ricche di vegetazione. Questa specie non deve effettuare l’ibernazione. L’allevamento di questa specie durante la stagione estiva può essere effettuato all’aperto a differenza del periodo invernale che dovrà veder spostare questi animali in luoghi riparati e riscaldati quali serre o stanza allestite appositamente. La temperatura che dovremo mantenere sarà di 30 – 32 gradi nella zona calda, circa 22 gradi nella zona più fresca. Per quanto riguarda l’alimentazione, dovrà essere ricca di fibre e povera di proteine. Consigliati erbe di campo, cicoria, radicchio e indivia. Integreremo saltuariamente, non più di una volta al mese, con carote, zucchine, melanzane, finocchi e fichi d’India.
Tartaweb.it
immagini sciencedaily.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *